“O EMMANUELE, NOSTRO RE E LEGISLATORE, SPERANZA E SALVEZZA DEI POPOLI,

VIENI A SALVARCI, SIGNORE DIO NOSTRO!”

La prima volta che appare il Nome EMMANUELE nelle Sacre Scritture è in ISAIA 7,14. Questo capitolo, assieme ad altri di Isaia, è detto “Il LIBRO DELL’EMMANUELE” e da gli scritti si evince che l’Emmanuele è il Messia. Solo con la venuta al mondo di Gesù, nel quale si compiono tutte le scritture, si capirà e vedrà con i propri occhi che Gesù è il Cristo, il Messia, l’Emmanuele di cui Isaia parlava!

Emmanuele significa DIO CON NOI, IN MEZZO A NOI. In questa antifona dei Vespri e dell’Alleluja al Vangelo di oggi, possiamo notare che col nome Emmanuele si vogliono racchiudere tutti gli altri appellativi del Messia: Re e Guida, Legislatore e Sapienza, Speranza e Astro che sorge, Salvezza e liberatore… SIGNORE e DIO. Insomma Egli è il TUTTO, il SOMMO BENE per l’uomo, per tutta l’Umanità. La risposta alle attese, la Luce al cammino, Speranza nelle difficoltà, la Sapienza nel discernimento, la Pace nell’inquietudine e nel rancore… la LEGGE NUOVA DELLO SPIRITO SANTO che libera dal dovere e immette nel desiderio di servire Dio anceh nelle difficoltà perchè Egli, il Maestro, è CON NOI E NON SIAMO SOLI! NON SIAMO PIù ORFANI FRATELLI…  GESù, Figlio di Dio, è TRA NOI per fare di noi fratelli e figli! FIGLI DEL PADRE! possiamo rinascere in LUI!

Leggiamo assieme il brano di Isaia 7,10-24

Il Signore diede anche un altro messaggio ad Isaia, sempre per il re Acaz:
11 – Chiedi al Signore tuo Dio di mandarti un segno o dal profondo del mondo dei morti o dall’alto del cielo.
12Ma il re rispose:
– Non chiederò niente, non voglio tentare il Signore.
13Allora Isaia disse: ‘Ora ascoltatemi, tu e la tua famiglia, discendenti del re Davide, avete già abusato della pazienza degli uomini e ora con questa risposta abusate anche della pazienza del mio Dio. 14Ebbene, il Signore vi darà lui stesso un segno. Avverrà che: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele.”

Spesso non vogliamo ascoltare cosa ci dice il Signore, spesso lo teniamo fuori dalle nostre scelte dicendo -non ha tempo per me,

non posso chiamarlo sempre pure per queste sciocchezze…-

oppure riteniamo che ogni cosa sia un segno e perciò crediamo non sia necessario chiederglielo secondo la sua volontà

ma secondo la nostra, o ancora pensiamo che Dio non possa parlare e perciò si deve decidere solo con la ragione…

Infine c’è chi non chiede perchè -dovessi davvero chiedere il suo parere e poi è diverso dal mio… poi che faccio? –
In realtà tutto ciò è tentare il Signore nella sua bontà.

Ecco che Dio stesso si fa avanti, usa misericordia, fa il primo passo per poter poi noi andare incontro a Lui, per scegliere di appartenere

al Suo Regno! di ascoltarLo e di amarLo. Per dirci che abbiamo un Padre che ci ama e dà suo Figlio per salvarci!

Come si mostra a noi? Come un BAMBINO, UN FIGLIO, ossia: la sintesi dell’uomo e del divino.

Si fa carne, per dirci che non è lontano dalle nostre necessità, che sa di cosa abbiamo bisogno e che perciò le piccole cose

sono importanti per Lui come per noi, che è proprio lì che vuole vivere, nel nostro quotidiano,

nel nostro cuore ferito e malato… per salvarci

Messaggio del 25 dicembre 1987
Cari figli, rallegratevi con me: il mio cuore si rallegra a causa di Gesù. Da oggi desidero darvelo. Desidero, cari figli, che ciascuno di voi apra il proprio cuore a Gesù, e io ve lo darò con amore. Desidero, cari figli, che Gesù vi trasformi, vi istruisca e vi custodisca. Oggi prego per ognuno di voi in modo speciale, e vi presento al Signore perché si riveli in voi. Vi invito alla preghiera sincera del cuore, così che la vostra preghiera sia un incontro con il Signore. Date al Signore il primo posto nel lavoro e nella vita quotidiana. Oggi vi invito sul serio ad obbedirmi e a fare tutto quello che vi dico. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Dice il Salmo 24: Il Signore si confida con chi lo teme!

che meraviglia! Gesù si confida… ci cerca, fratelli, nel profondo. Cerca un amico fidato, un confidente fedele,lascia il Suo Spirito

per consigliarci, guidarci, consolarci, illuminarci… Lui si confida, Lui si comunica a me!

CERCA INTIMITà CON ME!

NON PENSARE! LASCIATI ATTRAVERSARE DAL SUO AMORE!

ADORALO, GUARDALO E FATTI GUARDARE… è UN INCONTRO D’AMORE.

Mentre attendiamo di celebrare il Natale di Gesù bambino, apriamo il nostro cuore alla beatitudine dell’ascolto, perchè come Maria

Mamma e sorella, modello e guida di chi accoglie la Parola di Dio e la mette in pratica, possiamo anche noi in Lei e con Lei diventare

dimora dell’Altissimo, luogo santo in cui la Parola prende vita, si realizza! Si compie in me OGGI!

Messaggio del 21 dicembre 1983
Per il Natale fate di tutto perché il vostro cuore possa essere un luogo accogliente, una calda dimora, un posto ben preparato dove Gesù possa nascere di nuovo ed abitare per sempre.

PREGHIAMO:

Signore Gesù, dolce Emmanuele, speranza e salvezza dei popoli, il tuo nome risuoni fino ai confini della terra,affinchè tutti possano

trovare la Via della Vita e della Speranza.

Tutti possano riconoscere la tua umile e forte presenza nella loro vita e possano affidarsi a te, nel vivere quotidiano, fin dal mattino.

Soccorri la nostra povertà e dilata il nostro cuore, fatti spazio! Entra col tuo amore anche a porte chiuse,

squarcia le tenebre e le difese che abbiamo eretto e salvaci, Tu che ci chiami a vivere una nuova Vita nello Spirito Santo.

Tu sorgente di bontà e gioia, sostieni quanti sono afflitti dal dolore e dalla sofferenza, dalla miseria e dall’angoscia,

risolleva dalla polvere i tuoi poveri amati.

Signore Principe della Pace, che riconcili cielo e terra con la tua incarnazione, DIO CON NOI, dai pace alle nazioni oppresse dalla guerra,

dai pace ai cuori inquieti, vuoti e sempre in cerca.

Ci lasciamo con una breve lettura:

E ora? (…) Cristo volge il suo sguardo verso di me. Egli viene verso di me con il suo volto, con il suo agire, con la sua parola. 
Ma ciò non é ancora tutto! A cosa varrebbe che la sua parola, detta proprio per me, mi rimanesse esterna e non arrivasse a me? 
Che Cristo si presentasse gettasse uno sguardo, bussasse alla porta e non entrasse in me? Certo potrebbe avvenire questo, 
che tutto rimanesse solo “davanti a me”. MA NON É QUESTO ESSERE CRISTIANI! 
Essere cristiani significa che si compia l’ultimo passo
: che Dio faccia l’ultimo passo entrando in me.
Che egli giunga nel mio spirito, nel mio cuore, nella mia sensibilità aperta.CHE CRISTO PENETRI IN ME, E IO DIVENTI A MIA VOLTA INTIMAMENTE CONSCIO CHE EGLI É IL MIO REDENTORE.
Un legittimo timore deve dunque sorgere in me: “SIGNORE NON PERMETTERE CHE TU SIA VENUTO FINO A ME, 
CHE TU ABBIA PERCORSO L’INFINITA STRADA, DAGLI ABISSI DELLA TUA INACCESSIBILITA’ ATTRAVERSO LA CREAZIONE 
E LA STORIA SACRA, SINO A UN PASSO DA ME, SENZA CHE QUEST’ULTIMO PASSO SI COMPIA! 
CHE MI GIOVEREBBE CHE TU TI FOSSI MOSSO, SE NON GIUNGESSI? PER RIGUARDO AL TUO AMORE,
NON PERMETTERE CHE LA MIA VITA VADA ALLA SUA FINE PRIMA CHE CIÒ AVVENGA!” 
Accogliamo questo pensiero in profondità. Pensiamo: io mi ero allontanato…Lui però é l’amore…e si é avviato verso di me (…) 
Gesù si avvicina e ora non mi rimane che UNA SOLA GRANDE PREOCCUPAZIONE…
CHE L’ULTIMO PASSO SI COMPIA!!
(da VOLONTÀ E VERITA – Esercizi spirituali di Romano Guardini).

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