“O GERMOGLIO DI IESSE CHE TI INNALZI COME SEGNO PER I POPOLI, TACCIONO DAVANTI A TE I RE DELLA TERRA E LE NAZIONI TI INVOCANO: VIENI A LIBERARCI, NON TARDARE!”

Nel cammino di fede di ognuno di noi: incontriamo momenti di luce, ma incontriamo anche passaggi in cui Dio sembra assente, il suo silenzio pesa nel nostro cuore e la sua volontà non corrisponde alla nostra, a quello che noi vorremmo. Ma quanto più ci apriamo a Dio, accogliamo il dono della fede, poniamo totalmente in Lui la nostra fiducia – come Abramo e come Maria – tanto più Egli ci rende capaci, con la sua presenza, di vivere ogni situazione della vita nella pace e nella certezza della sua fedeltà e del suo amore. Questo però significa uscire da sé stessi e dai propri progetti, perché la Parola di Dio sia la lampada che guida i nostri pensieri e le nostre azioni. (Benedetto XVI Mercoledì, 19 dicembre 2012)

Il Signore allora non tarderà…ma non dimentichiamo che spesso il suo modo di agire non è immediatamente comprensibile. Chiediamo allo Spirito Santo di aumentare la nostra fede per essere capaci di fidarci di Lui e serbare nel cuore la Sua Parola e le sue azioni attendendo di comprendere. L’attesa però sia attiva! Maria agiva seguendo la SACRA SCRITTURA alla lettera, pregava al tempio e viveva la comunità, questo apre gli occhi alla presenza del Signore che a volte nasconde il Suo Volto. lo fa per spingerci a cercarlo, ad andare pià in profondità perchè Lui vuole il cuore e non l’apparenza.

Tacciano Signore i rumori in me, i ragionamenti, i dubbi, l’egoismo, che creano veli tra me e Te, tra me  e i miei fratelli. VIENI a LIBERARMI! MARANATHà!

Messaggio del 20 dicembre 1983
Pregate e digiunate!

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