L’ IMMACOLATA CONCEZIONE
Dogma “Ineffabilis Deus” mercoledì 8/12/1854 ( 155 anni fa)
“ QUANDO NON ESISTEVANO GLI ABISSI, IO FUI GENERATA”
(Prov. 8.24)
E’ con queste parole che Maria SS.ma si presenta a noi….e nessuno può smentirla, anzi sia l’Arcangelo Gabriele che la cugina Elisabetta nella Sacra Scrittura lo confermano: “Ave o piena di grazia, il Signore è con te…”( Lc 1,28); “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo” (Lc 1,42).
Nessuno avrebbe mai pensato che quella giovane fanciulla sarebbe diventata una Madre speciale e scelta per un compito molto importante.
Nell’Antico Testamento, il cosiddetto Protoevangelo, quando Dio ha promesso la salvezza (Gn 3,15) “ Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua e la sua discendenza” ha già preparato, in quel medesimo istante, una, l’unica, creatura preservata dal peccato di origine in vista dei meriti di Cristo. E’ in quel momento che ci viene presentata la donna -la nuova Eva– Maria- Colei “che schiaccerà il capo al serpente”
Ella è stata redenta preventivamente da Gesù prima e fuori del tempo. Dio aveva il potere di preservarla (non solo di purificarla): “era conveniente che lo facesse, quindi lo fece” (Duns Scoto francescano,1308)
Dice S. Anselmo che “ non è l’atto generativo ad essere intaccato dal peccato, ma è la natura umana trasmessa che è macchiata”… e Alfonso Maria de Liguori (1787) affermerà che esistono due motivi che garantiscono la verità di questa dottrina: il consenso dei fedeli e la celebrazione universale della festa dell’Immacolata. Si, perché il calendario romano celebrava già la festività dedicata a Maria Vergine dal 1476, e diventò ufficiale solo nel 1708 grazie a Clemente XI .
A incentivare il senso dei fedeli concorsero alcuni fattori, quali la predicazione popolare, soprattutto dei francescani, alcuni catechismi, alcune apparizioni mariane, non ultima quella di rue du Bac(1830) a S. Caterina Labourè; ai pastorelli Massimino e Melania a La Salette (1846); e nel 1858 in Lourdes a Bernadette dove la Madonna stessa disse di essere l’Immacolata Concezione!
Come già accennato, la pietà popolare svolse un ruolo efficace nella storia del dogma , vincendo le difficoltà teologiche e contribuendo a determinare quel factum ecclesiae, cioè la realtà viva della prassi ecclesiale a cui si richiamerà il Papa Pio IX, come primo motivo della definizione dogmatica.
Le parole che concludono l’enciclica mariana “INEFFABILIS DEUS” proclamano solennemente: “Dichiariamo, pronunciamo e definiamo che la dottrina, la quale ritiene che la beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per singolare privilegio di Dio onnipotente ed in vista dei meriti di Gesù Cristo, Salvatore del genere umano, sia stata preservata immune da ogni macchia della colpa originale, è rivelata da Dio e perciò da credersi fermamente e costantemente da tutti i fedeli”.
La bolla “INEFFABILI DEUS” insegna che la scrittura, se letta con gli occhi della Chiesa, rivela una pienezza di senso che non emerge dalla semplice formulazione del testo, cioè della sola lettera. La Scrittura contiene germi di cui la Chiesa, guidata dallo Spirito, ha man mano svelato il senso fino a giungere a maturare la propria fede nell’immacolata concezione della Vergine.
Per sottolineare l’importanza del dogma la Chiesa cattolica celebra l’8 dicembre la solennità dell’Immacolata Concezione della Beatissima Vergine Maria. Questa festività era già celebrata in Oriente nel sec. VIII e venne importata nell’Italia meridionale da monaci bizantini, propagandosi poi a tutto l’Occidente, soprattutto su iniziativa degli ordini religiosi benedettini e carmelitani. Fu inserita nel calendario della Chiesa universale da papa Alessandro VII con la bolla “SOLLICITUDO OMNIUM ECCLESIARUM” dell’8 dicembre 1661.
L’8 settembre del 1857, papa Pio IX, ha inaugurato e benedetto a Roma – in Piazza di Spagna- il monumento dell’Immacolata.
Papa Pio XII, nel giorno dell’Immacolata, ha iniziato a inviare dei fiori come omaggio alla Vergine, il suo successore, papa Giovanni XXIII, nel 1958, lasciò il Vaticano e si recò in Italia, a Piazza di Spagna, per deporre ai piedi della Vergine Maria un cesto di rose bianche e successivamente fece visita alla Basilica di Santa Maria Maggiore. Tale consuetudine è stata continuata anche dai papi Paolo VI, Giovanni Paolo II, e oggi Benedetto XVI°, con preghiere, litanie e canti mariani, tra cui il Tota pulchra!







