BASI DELLA COMUNIONE TRA COMUNITA’ E MOVIMENTI CRISTIANI

Alcuni responsabili di movimenti e comunità cristiani dal 1999 si sono sentiti spinti dallo Spirito Santo ad intraprendere un cammino di comunione uniti nel nome di Gesù. Le varie tappe del percorso finora compiuto ci fanno pensare che sia stato Lui la guida; e allo stesso tempo indicano le caratteristiche di tale comunione anche per il futuro.

LO SPIRITO

1. Il Vangelo ci ha guidati ad un patto d’amore reciproco secondo il comandamento nuovo di Gesù (Gv 13,34), fondamento della nostra comunione.

2. L’amore reciproco fa sperimentare la presenza di Cristo secondo la sua promessa: “Dove due o tre sono uniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro” (2 Mt 18,20).  È questo il senso vero di ogni incontro o attività in comune: Gesù in mezzo a  noi.

3. Uno degli effetti di tale amore è mettere in evidenza il carisma dell’altro, il dono di Dio, di cui e per cui ogni movimento o comunità vive. E’ un amore pronto a “portare i pesi gli uni degli altri” (Gal 6,2.4)  e a “considerare gli altri superiori a se stesso” (Fil 2,3.5) , che fa vivere da riconciliati: perdonando e chiedendo perdono, sia  nei rapporti personali, che in quelli tra i movimenti e comunità.

4. E’ un amore che aiuta a superare i pregiudizi, apre cuore ed anima ad accogliere l’esperienza nello Spirito degli altri, creando tra uomini e donne di vari movimenti e comunità rapporti disinteressati e fraterni.

5. Nella prima Lettera ai Corinzi (1 Cor 12,4-27)  Paolo descrive come deve essere il rapporto tra i carismi per rendere visibile Cristo. Non conta dunque la grandezza o l’estensione di un movimento o di una comunità, ma il fatto che esso porti un dono dello Spirito e che entri in comunione con gli altri.

6. Movimenti e comunità che fanno parte di tale comunione sono espressione carismatica prevalentemente laica del popolo di Dio.

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