BENEDETTO XVI: UDIENZA, LA FESTA DEL “CORPUS DOMINI” E L’“AMORE” PER L’EUCARISTIA
“La festa del Corpus Domini, che celebreremo domani, ci offre l’occasione per approfondire la nostra fede e il nostro amore per l’Eucaristia”. Lo ha detto il Papa, salutando oggi al termine dell’udienza generale – come di consueto – i giovani, i malati e gli sposi novelli. “Cari giovani – ha proseguito Benedetto XVI salutando, in particolare, i ragazzi di Castellaneta, che hanno ricevuto da poco la prima comunione – il sacramento del Corpo e del Sangue di Cristo sia l’alimento spirituale d’ogni giorno per avanzare nel cammino della santità; per voi, cari ammalati, sia il sostegno ed il conforto nella prova e nella sofferenza; e per voi, cari sposi novelli, sia la ragione profonda del vostro amore che si esprime nella vostra quotidiana condotta”. Domani sera, alle ore 19, nella basilica di S. Giovanni in Laterano, il Papa presiederà la messa in occasione del “Corpus Domini”. Al termine del rito, Benedetto XVI guiderà la processione eucaristica lungo via Merulana, fino alla basilica di S. Maria Maggiore.
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Cari fratelli, questa festa sia occasione di riflessione circa la nostra fede e il nostro amore verso il Signore Gesù, verso tutta la Sua Persona presente nell’Eucarestia. E’ il momento di riconoscere se quando ci accingiamo a ricevere l’Eucarestia siamo pieni di abitudine oppure fremiamo di desiderio di incontrare il nostro Amato. Egli ci nutre e ci da forza, ma ci invita anche a non adagiarci su noi stessi, e a imparare a fare della nostra vita una Eucarestia, una lode continua, un ringraziamento costante al Padre: la nostra vita un sacrificio di lode!
Se noi facciamo tutto il possibile per incontrare il Cristo ogni giorno in una relazione di fede, di preghiera contemplativa, di amore concreto delle nostre sorelle e dei nostri fratelli, allora l’Eucaristia diventa una espressione di questa fede, e nello stesso tempo la nutre.
Per noi Cristiani non si tratta semplicemente di avere “fede nell’Eucaristia”, cioè fede in un segno, ma piuttosto di una fede globale nella Persona del Cristo, che si esprime nell’Eucaristia.
Che la celebrazione della festa del Corpus Dominisia un’azione di grazie a Gesù per averci dato questo banchetto eucaristico come un mezzo per esprimere, in comunione con tutti i nostri fratelli e le nostre sorelle, la nostra fede in Lui, ed esprimendola, riceverla nuovamente confermata, fortificata e purificata. Diveniamo un Corpo, il Suo Corpo mistico!e come tale ringraziamo Dio e ci offriamo in sacrificio a Lui, pane spezzato per i bisognosi, lode e canto vivente.ù
Auguri dunque a tutti noi!
La festività del Corpus Domini
La festività del Corpus Domini ha una origine più recente di quanto sembri. La solennità cattolica del Corpus Domini (Corpo del Signore) chiude il ciclo delle feste del dopo Pasqua e vuole celebrare il mistero dell’Eucaristia. La sua istituzione si deve ad una suora che nel 1246 per prima volle celebrare il mistero dell’Eucaristia in una festa slegata dal clima di mestizia e lutto della Settimana Santa. Il suo vescovo approvò l’idea e la celebrazione dell’Eucaristia divenne una festa per tutto il compartimento di Liegi, dove il convento della suora si trovava.
In realtà la festa posa le sue radici nell’ambiente fervoroso della Gallia belgica – che San Francesco chiamava amica Corporis Domini – e in particolare grazie alle rivelazioni della Beata Giuliana di Retìne. Nel 1208 la beata Giuliana, priora nel Monastero di Monte Cornelio presso Liegi, vide durante un’estasi il disco lunare risplendente di luce candida, deformato però da un lato da una linea rimasta in ombra, da Dio intese che quella visione significava la Chiesa del suo tempo che ancora mancava di una solennità in onore del SS. Sacramento. Il direttore spirituale della beata, il Canonico di Liegi Giovanni di Lausanne, ottenuto il giudizio favorevole di parecchi teologi in merito alla suddetta visione, presentò al vescovo la richiesta di introdurre nella diocesi una festa in onore del Corpus Domini.
La richiesta fu accolta nel 1246 e venne fissata la data del giovedì dopo l’ottava della Trinità. Più tardi, nel 1262 salì al soglio pontificio, col nome di Urbano IV, l’antico arcidiacono di Liegi e confidente della beata Giuliana, Giacomo Pantaleone.
Qualche anno dopo, nel 1263, un sacerdote boemo, in pellegrinaggio verso Roma, si fermò a dir messa a Bolsena e durante la preghiera eucaristica mise in discussione il valore della celebrazione dell’Eucaristia, fu pervaso dal dubbio che essa contenesse veramente il Corpo di Cristo. Durante la funzione che stava officiando, nello spezzare l’Ostia consacrata, Essa sanguinò e gocce di sangue caddero sul bianco corporale di lino (attualmente conservato nel Duomo di Orvieto) e alcune pietre dell’altare tuttora custodite in preziose teche presso la basilica di Santa Cristina.
Venuto a conoscenza dell’accaduto Papa Urbano IV istituì ufficialmente la festa del Corpus Domini estendendola dalla circoscrizione di Liegi a tutta la cristianità. Proprio a Bolsena, in giugno, per tradizione si tiene la festa del Corpus Domini a ricordo di questo particolare miracolo eucaristico.
La data della sua celebrazione fu fissata nel giovedì seguente la prima domenica dopo la Pentecoste (60 giorni dopo Pasqua). Così, l’11 Agosto 1264 il Papa promulgò la Bolla “Transiturus” che istituiva per tutta la cristianità la Festa del Corpus Domini dalla città che fino allora era stata infestata dai Patarini neganti il Sacramento dell’Eucaristia. Già qualche settimana prima di promulgare questo importante atto – il 19 Giugno – lo stesso Pontefice aveva preso parte, assieme a numerosissimi Cardinali e prelati venuti da ogni luogo e ad una moltitudine di fedeli, ad una solenne processione con la quale il sacro lino macchiato del Sangue di Cristo era stato recato per le vie della città. Da allora, ogni anno in Orvieto, la domenica successiva alla festività del Corpus Domini, il Corporale del Miracolo di Bolsena, racchiuso in un prezioso reliquiario, viene portato processionalmente per le strade cittadine seguendo il percorso che tocca tutti i quartieri e tutti i luoghi più significativi della città.
In seguito la popolarità della festa crebbe grazie al Concilio di Trento, si diffusero le processioni eucaristiche e il culto del Santissimo Sacramento al di fuori della Messa. Se nella Solennità del Giovedì Santo la Chiesa guarda all’Istituzione dell’Eucaristia, scrutando il mistero di Cristo che ci amò sino alla fine donando se stesso in cibo e sigillando il nuovo Patto nel suo Sangue, nel giorno del Corpus Domini l’attenzione si sposta sull’intima relazione esistente fra Eucaristia e Chiesa, fra il Corpo del Signore e il Suo Corpo Mistico. Le processioni e le adorazioni prolungate celebrate in questa solennità, manifestano pubblicamente la fede del popolo cristiano in questo Sacramento. In esso la Chiesa trova la sorgente del suo esistere e della sua comunione con Cristo, Presente nell’Eucaristia in Corpo Sangue anima e Divinità.
Fonte: www.resurrezione.net







